Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Raccontarsi: Teatroterapia in carcere

Dall’anno 2019 ad oggi

 Il progetto

Obiettivo dell’attività è stimolare la riflessione sulle azioni e sulle motivazioni che hanno portato l’individuo al carcere e a separarsi dalla propria famiglia. Un percorso dedicato anche ai contesti più problematici.


In questa ottica si vuole supportare l’attività di TEATROTERAPIA ideando e sviluppando il progetto “Raccontarsi, percorso verso la libertà” rivolto ai detenuti in collaborazione con il Servizio SER.D. Carcere di Bollate e Tribunale dell’ASST Santi Paolo e Carlo.

Utilità sociale


Trasformare un momento drammatico, quale è la carcerazione, in un momento di crescita 

Cercare di restituire alla famiglia e alla società un individuo migliore dopo il periodo di carcerazione. È sicuramente un intervento importante che diminuisce di molto la possibilità di una recidiva del comportamento deviante. 

Professionisti

Il progetto è stato condotto da un Maestro di teatro, operatore con curriculum dedicato a questo tipo di interventi. Sono stati coinvolti Psicologi Psicoterapeuti con lo scopo di validare il progetto insieme alla Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Tutte le attività sono state supportate dagli operatori del Servizio SER.D., del Carcere di Bollate e del Tribunale dell’ASST Santi Paolo e Carlo.

Compagno

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese (ottopermillevaldese.org) e con il contributo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Psicologia.

Il carcere di Bollate

Il Carcere di Bollate si propone come un luogo di interventi con l’obiettivo di guidare l’individuo ad un ritorno migliore nella società.

carcerebollate.it

La Teatroterapia

Il progetto si basa sull’applicazione della Teatroterapia, uno strumento psicoterapeutico che ha lo scopo di indirizzare l’individuo verso una maggiore una conoscenza di Sé e delle proprie emozioni.


Il laboratorio teatrale è suddiviso in due unità: 


La prima fase prevede la messa in pratica di tecniche della respirazione, di training autogeno e di diverse tecniche corporee. In questa fase pre-espressiva, il corpo è vissuto come strumento di esplorazione. Oltre a favorire la presa di consapevolezza verso proprio corpo, questa fase ha lo scopo di aiutare i partecipanti a riconoscersi come gruppo.


La seconda fase, sposta il focus sul racconto autobiografico, sulle emozioni e sullo psicodramma. Ai partecipanti viene chiesto di raccontarsi agli altri e di mettere in scena i propri vissuti; a questa apertura segue poi il confronto e la discussione sulle emozioni elicitate e percepite.

Risultati

Lo studio valutativo,  è stato condotto attraverso la somministrazione di un questionario di Valutazione della Motivazione al Cambiamento in due tempi (pre-test e post-test).  La somministrazione del primo questionario (pre-test) è avvenuta una settimana prima dell’inizio del gruppo.  Il secondo questionario (post-test) è stato, invece,  somministrato in corrispondenza del passaggio da una fase all’altra del programma di intervento.


L’ipotesi su cui è stato fondato l'intervento è che la partecipazione al gruppo teatrale influenzi significativamente la motivazione al cambiamento dei partecipanti.

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